Scrivi la ricerca

post

“IO COME TE, TU COME ME” – Camposcuola Invernale Giovanissimi, 27/29 dicembre 2018

“IO COME TE, TU COME ME” – Camposcuola Invernale Giovanissimi, 27/29 dicembre 2018

– “IO COME TE, TU COME ME” –

Camposcuola Invernale dei Giovanissimi – 27/29 dicembre 2018 – S. Pietro di Barbozza

Noi ragazzi delle superiori, dei gruppi giovanissimi, abbiamo avuto l’occasione di trascorrere tre giorni di condivisione presso una struttura a San Pietro di Barbozza dal 27 al 29 dicembre 2018.

Il tema di questo campo era la diversità. Una parola che a primo impatto rimanda a qualcosa di negativo perché pensiamo subito a persone con maggiori limiti rispetto a noi. Abbiamo capito però, che la diversità non va intesa come uno svantaggio ma può essere un trampolino di lancio come nel caso di Christopher, affetto da una malattia degenerativa: la distrofia muscolare progressiva che lo costringe a vivere su una sedia a rotelle. Nonostante ciò è riuscito a superare i suoi limiti fisici e realizzare il suo sogno di mago illusionista.

La forza di volontà di Christopher e la sua accettazione verso questo suo gravoso limite dovrebbe essere un esempio da seguire per tutti noi e farci riflettere sul fatto che la nostra condizione fisica o mentale non dovrebbe essere un ostacolo per il raggiungimento dei nostri scopi, ma un punto di forza.

Durante questi giorni è venuta a trovarci Giulia, una giovane ragazza proveniente da una delle nostre parrocchie, che ha portato il racconto della sua esperienza da volontaria del servizio Civile in Brasile dove ha messo in pratica i suoi studi universitari di linguaggio dei segni con i ragazzi disabili della casa-famiglia nella quale abitava. Ci ha fatto capire che non esiste solo la disabilità fisica ma ha toccato con mano anche la diversità nell’ambito etnico culturale.

Da questa esperienza abbiamo tratto che non bisogna vergognarsi di avere dei limiti perché tutti noi ne abbiamo e siamo in un certo senso “disabili” visto che abbiamo qualcosa che non sappiamo fare e nonostante ciò, se all’apparenza sembriamo tutti diversi in realtà siamo tutti uguali.

Sofia e Alessandra